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Vino: i termini curiosi
Ci sarà capitato di sentir definire un vino fruttato, mosso o caldo. Termini curiosi per chi non fa parte del mondo vitivinicolo, ma spesso anche per chi ne è appassionato senza esserne esperto. Sono davvero molti termini che fanno sorridere, non tanto per il loro reale significato, quanto per l’abbinamento che ne viene fatto. Che dire, non definiremmo mai una bibita mossa o corta, tantomeno vinosa, eppure per il vino c’è un’altra regola, un’interpretazione singolare che vale soltanto per lui.
Ecco qualche termine più curioso di altri se abbinato al vino, rosso o bianco che sia.
Se sentite definire un vino morbido significa che il suo sapore è vellutato ed è esattamente così che viene percepito dal palato, se invece il termine usato è vinoso si parla di profumazione che in questo caso dovrà far pensare alle cantine, quando il mosto viene lavorato.
Se un vino è corto, non lascia retrogusto in bocca. Si beve e non lascia traccia, se invece è amabile, significa che il suo sapore ha una nota dolce, o ancora se è generoso, la sua parte alcolica è determinante.
Non solo aggettivi che si riferiscono alle proprietà del vino, ma anche termini che gli ruotano intorno è sempre curiosi sono. Borgognona ne è un esempio. La bottiglia a collo lungo dalla forma cilindrica, si usa sia per i bianchi che per i rossi. Che dire poi del cappello, con cui si definiscono le parti solide del grappolo.
Il mondo del vino è così variegato da perdersi tra i suoi profumi, i suoi sapori e la sua terminologia che è una delle più ampie. Certo è che se non siamo degli esperti del settore ci potrà sembrare curioso e divertente il linguaggio che si utilizza per descriverlo, ma sappiamo bene che ogni termine è preciso e necessario a definire parti importanti del vino e di tutto ciò lo riguarda.
Fruttati, morbidi o decisi, i vini dei Vignaioli San Miniato, hanno più proprietà, tutti nascono in una Toscana da scoprire e sono profondamente legati al suo terroir.